mercoledì 30 dicembre 2015

Patate al cartoccio flash

In previsione del cenone di capodanno con gli amici, ho sperimentato queste patate al cartoccio flash...dato che tutte le volte che le mettiamo nel fuoco con la stagnola poi ce le dimentichiamo e diventano carbonizzate...

Allora, vale la regola di cuocere le patate nel microonde (si lavano le patate con la buccia sotto l'acqua corrente, si fa qualche buco con una forchetta e poi si avvolgono nella pellicola trasparente una ad una - attenzione che sia pellicola da microonde!). Si mettono nel forno a microonde alla massima potenza per 5-10 minuti a seconda della grandezza delle patate...per capire se sono cotte, io ci affondo una forchetta nel centro, se sono ancora dure basta dargli un giro in più di Micro.

A parte si prepara il "burro" aromatizzato. Io in realtà uso la Margarina, sia perché a casa usiamo sempre quella perché più leggera del burro, sia perché abbiamo a cena amici vegani.
Si fa un po' ammorbidire la Margarina, in modo tale da poterla amalgamare con le erbe aromatiche...e qui uno si può sbizzarrire! Io metto prezzemolo, salvia, erba cipollina, sale, pepe, aglio (poco!)...questa è la base insindacabile, poi la versione 2.0 è aggiungendo rosmarino, origano e timo.

Una volta cotte le patate, si tolgono dalla pellicola (attenzione che sono ustionati), si tagliano a metà per il lungo e si condiscono con la Margarina aromatizzata e si mangiano scavandole con un cucchiaino...io ho leccato persino la buccia tanto erano buone!

martedì 22 dicembre 2015

Cous cous con melanzane e pomodorini pachino

Visto il periodo natalizio e le conseguenti occasioni di ritrovarsi con gli amici dove ognuno porta qualcosa...oggi ho preparato il cous cous. Va bene sia caldo che freddo, si prepara velocemente, è solo alle verdure ma saporito così da accontentare amici vegetariani e non...insomma una ricetta che accontenta un po' tutti!

Per far rinvenire il cous cous io faccio sempre scaldare dell'acqua in una pentola, una volta che bolle spengo il fuoco e ci verso dentro il cous cous, una noce di margarina e dell'olio evo, poi chiudo col coperchio e me lo dimentico completamente. Ah, come quantità di acqua ne uso sempre circa il doppio del cous cous che voglio cuocere.

A parte ho preparato il sugo. In una padella ho fatto prima saltare dello scalogno tritato grossolanamente in olio evo, poi ho aggiunto le melanzane tagliate a cubetti e ho insaporito con un sale un po' particolare...è il sale di Cervia alla salicornia.
In un'altra padella ho cotto i pomodorini pachino tagliati a pezzetti con aggiunta di un po' di passata di pomodoro (me ne avanzava poca poca da un'altra ricetta e in cucina non si butta via niente!).
Una volta cotto tutto, ho sgranato il cous cous e l'ho condito con la salsa di pomodorini e le melanzane direttamente dentro alla ciotola pronti per la festa!

giovedì 3 dicembre 2015

Fusilli integrali al pesto di melanzane

Ultimamente sto mangiando pasta integrale, in un "mezzo" tentativo di dieta.

Nel frattempo che l'acqua bolle e la pasta cuoce, in padella con un filo di olio evo ho fatto saltare uno scalogno tritato grossolanamente e delle melanzane tagliate a cubetti. Una volta cotte, le ho passate al mixer a immersione con l'aggiunta della ricotta salata (una spolverata generosa, ma va un po a gusto) e l'aiuto dell'acqua di cottura della pasta, finché non sono diventate una crema uniforme. Scolata la pasta, l'ho condita con il sugo!

sabato 17 ottobre 2015

Crespelle alla zucca, con salsiccia e taleggio

Ispirata dalla richiesta di una amica, ho fatto quelle crespelle alla zucca, ripiene di salsiccia e taleggio e ripassate velocemente al forno.

Per 8 crespelle medie ho usato:
200 gr di zucca cotta al forno
250 ml di latte parzialmente scremato
2 uova
farina qb
sale qb
100 gr di margarina

Per farcitura e condimento:
3 salsicce grosse
1 spicchio di taleggio
1 brik di panna da cucina

Ho assemblato il classico impasto per le crepes salate (uova, latte, farina e margarina sciolta), con l'aggiunta della polpa di zucca e ho aggiustato di sale. Affinché non ci fossero grumi, oltre alla mia fidata frusta, ho passato il tutto anche al mixer a immersione. Per la quantità di farina sono andata un pò ad occhio, consiglio di metterne poca alla volta poiché essendoci anche la zucca l'impasto è già abbastanza corposo, ma va comunque incorporata per conferire consistenza.
Per cuocere le crepes ho usato una padella antiaderente e bisogna fare molta molta attenzione poiché sono molto delicate, quindi prima di girarle bisogna aspettare che si siano ben cotte e consiglio anche di aiutarsi tramite una spatola morbida staccando prima i bordi e poi sollevandole da sotto.

Una volta cotte le crepes, il resto dei passaggi è molto veloce: bisogna farcirle con qualche pezzetto di taleggio e una manciata di salsiccia (io ho preso tre salsicce di quelle grosse a cui ho tolto la pelle, sgranato la polpa e cotta prima in padella) e piegarle a metà. A parte, ho preparato una salsa al taleggio facendo sciogliere quello avanzato in padella con l'ausilio della panna da cucina.
Ho disposto le crespelle in una teglia foderata di carta forno, le ho ricoperte con la salsa e ho infornato in forno ventilato preriscaldato al massimo dei gradi per 5 minuti.

giovedì 24 settembre 2015

Polpette di ceci fritte

Per questa ricetta mi sono "vagamente" ispirata ai falafel, ma come di consueto ho poi fatto di testa mia.

Per due persone, ho frullato insieme mezza cipolla dorata, un uovo e una confezione in lattina di ceci precotti. Ho poi aggiustato di sale e dato una generosa spolverata di prezzemolo.  Ho infine aggiunto circa in parti uguali pangrattato e grana grattugiato quanto bastava ad ottenere una consistenza del composto sufficientemente densa da essere lavorabile. Ho composto dei dischetti spessi un centimetro e grandi quasi come il palmo della mia mano, li ho passati nell'uovo e poi nel pangrattato e li ho fritti in olio di semi.

La particolarità di questa ricetta però è che ho usato un pangrattato particolare....non lo avevo in casa e siccome la creatività è fatta anche dell'arte di arrangiarsi, ho frullato i classici cereali per la colazione (i Corn flakes) e ho usato quelli. La panatura è venuta quindi croccantissima!

venerdì 28 agosto 2015

Tagliolini al salmone

È una delle poche paste al pesce che so fare e che mi piace...e modestia a parte, mi viene pure bene. D'altronde quando una cosa ti piace, impari a fartela da sola.
È meglio usare i tagliolini freschi, ma anche con quelli confezionati non viene male. Intanto che si mette a bollire l'acqua per lessare la pasta, in una padella larga e antiaderente io metto a cuocere il salmone affumicato (per 2 persone ne uso 100gr) tagliato abbastanza finemente con una noce di burro o margarina, poi appena diventa rosato abbasso il fuoco al minimo e aggiungo la panna da cucina (un bricchino per due persone), un pizzico di sale se necessario e una spolverata leggera di noce moscata. Lascio il fuoco al minimo e faccio attenzione che la panna non si secchi, ma se dovesse raddensarsi troppo niente paura: basta aggiungere un cucchiaio o due di acqua di cottura della pasta. Una volta buttati i tagliolini a cuocere, ci vogliono pochi minuti, li tiro su leggermente al dente e li metto nella padella col sugo per far si che si insaporiscano per bene, aggiungendo un goccio di acqua di cottura in modo che non diventi "un mapazzone" e anche una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

sabato 15 agosto 2015

Muffin ai due cioccolati senza latte

Oggi ho fatto il mio primo esperimento coi muffin: ho seguito la ricetta classica, ma apportando come mio solito qualche modifica...e la più importante è che non ho usato né latte né burro.

Ingredienti
Zucchero 200 gr
Margarina 100 gr
Olio di semi di girasole circa mezzo bicchiere
Acqua 200 ml
Uova 3
Lievito 1 bustina (16 gr)
Sale 1 pizzico
Bicarbonato 2 cucchiaini
Farina 00 400 gr
Gocce di cioccolato fondente e bianco qb

Intanto, ho acceso il forno perché si riscaldasse a 180°. Poi in una ciotola ho mischiato lo zucchero e la margarina a temperatura ambiente con una frusta a mano, ho aggiunto l'olio di semi di girasole e infine le uova, continuando a mescolare per ottenere un impasto omogeneo. Ho quindi aggiunto l'acqua (meglio se a temperatura ambiente) e ho mescolato energicamente per amalgamare il tutto. In una ciotola a parte ho mescolato farina, lievito, sale e bicarbonato, poi setacciandola un poco alla volta ho aggiunto la mescola "secca" all'impasto liquido precedentemente ottenuto, facendo attenzione a non creare grumi. Alla fine ho aggiunto le gocce di cioccolato fondente e bianco, mescolando per bene per distribuirle in tutto l'impasto.
Ho poi preso degli stampini da muffin e li ho riempiti fino a 3/4 abbondanti, ho aggiunto qualche goccia di cioccolato fondente in cima come decorazione e ho infornato per po più di 20 minuti in forno statico. Al termine della cottura, ho spento il forno e ho lasciato i muffin all'interno per altri 5 minuti lasciando lo sportello aperto, poi li ho tirati fuori e ho lasciato che finissero di raffreddarsi.
Ne ho assaggiato uno tiepido e anche se sono senza latticini, sono lo stesso incredibilmente soffici e soprattutto golosi!

sabato 8 agosto 2015

Spaghetti alle vongole

Ieri una mia collega mi ha chiesto la mia ricetta per gli spaghetti con le vongole...e me ne ha fatto venir voglia alla fine. Sono una delle mie paste preferite, sin da bambina una delle poche cose che mangiavo nei ristoranti di pesce.
Oggi ho però fatto alcune varianti alla mia ricetta classica e gli spaghetti sono venuti delicati e cremosi.

Allora prima di tutto bisogna pulire le vongole: con un sacchetto da mezzo kg secondo me ci mangiano bene e abbondantemente 4 persone, io metto le vongole a bagno in acqua fredda con sale grosso, almeno un'ora (ma se ho tempo anche di più) e ogni tanto cambio l'acqua. Quando è il momento di cuocerle, le scolo completamente e gli do una bella sciacquata sotto l'acqua corrente, poi le butto in una padella ampia e larga con olio evo e uno o due spicchi di aglio. Lascio cuocere il tutto a fuoco vivo per 5 minuti coperto da un coperchio e alla fine aggiungo una spruzzata di prezzemolo fresco tritato.
Bisogna poi cuocere gli spaghetti, una volta cotti scolarli leggermente al dente e saltarli nella padella con le vongole.
Ecco questa è la mia ricetta classica, ma come dicevo oggi ho apportato un paio di modifiche.... intanto ho preso un pomodoro maturo e con l'aiuto di un pò di olio evo l'ho passato al mixer a immersione e poi ho aggiunto il pomodoro frullato alle vongole. Gli spaghetti li ho scolati circa a metà cottura e li ho buttati con le vongole e il pomodoro in padella, aggiungendo piano piano l'acqua di cottura della pasta "risottandola" per ultimare la cottura. Questo procedimento fa si che la pasta acquisti un sapore più intenso, finendo di cuocere direttamente con il suo condimento.

domenica 2 agosto 2015

La pasta dell'estate

Per questa pasta ho deciso di usare pochi e semplici ingredienti, perché  soprattutto d'estate uno non ha molta voglia di stare al caldo dietro i fornelli...

Io ho usato i Celentani integrali come pasta, poi è  chiaro che si può variare. Come sugo, ho preso due pomodori freschi molto maturi, qualche foglia di basilico appena staccata dalla pianta e ho frullato tutto a freddo nel mixer a immersione aggiustando di sale e di olio evo. Tutto qua! Non potrebbe essere più facile...ma super buona!

domenica 7 giugno 2015

Seitan al forno con patate e cipolla

Da un pò di tempo sto provando alcune ricette col seitan. Ecco il mio esperimento di oggi!

Ho tagliato il seitan a cubetti e l'ho messo a marinare insieme a una cipolla rossa cruda tagliata a spicchi in una ciotola con salsa di soya, aceto di mele, succo di limone e qualche goccia di tabasco. Ho lasciato che marinasse almeno mezza giornata, poi ho steso il tutto in una teglia da forno, ho eliminato il liquido in eccesso e ho aggiunto delle patate tagliate a cubetti. Infine, ho infornato per circa mezz'ora in forno ventilato a 250°.

martedì 2 giugno 2015

Finto tiramisù alle fragole

Questo dolce l'ho fatto qualche giorno fa per una cena e ne avevo preparato talmente tanto che ne ho dato un pò anche a mia suocera, la quale l'ha poi distribuito nel palazzo...e insomma è piaciuto!
Questo è un "finto" tiramisù perché non c'è mascarpone, ma ricotta e al posto del caffè ho messo delle fragole. Inoltre, non ho usato classici biscotti per fare gli strati, ma del pandispagna.

Per iniziare, bisogna lavare e tagliare le fragole a pezzetti. In realtà io una parte l'ho preparata qualche giorno prima con succo di limone e zucchero, in modo tale che producesse quel sughetto tanto buono, che ho poi frullato con le fragole macerate e l'ho usato per bagnare il pandispagna.
Intanto, a parte ho preparato la crema per la farcitura, composta da panna montata e ricotta (se necessario, si può aggiungere una spolverata di zucchero, dipende dal grado di dolcezza che si vuole raggiungere).
Ora si può procedere con gli strati, io consiglio di non farne più di due altrimenti viene troppo alto...prima il pandispagna bagnato col succo di fragola precedentemente ottenuto, poi la crema di ricotta montata, poi le fragole fresche tagliate a pezzetti e dulcis in fundo gocce di cioccolato fondente come se piovesse.
Buon appetito!

lunedì 18 maggio 2015

Zucchine con menta e pinoli

Diciamocelo, le zucchine non sanno di molto. Non sono saporite come melanzane o peperoni, giusto per citare altre verdure tipicamente mediterranee. Però  sono leggere e si possono utilizzare in molti modi. Il mio preferito, per un contorno, è quello di insaporirle in padella con menta e pinoli.

Prendere delle belle zucchine verdi, tagliarle a metà per il lungo e poi a fettine non troppo sottili, ottenendo delle mezze lunette. Intanto in una padella antiaderente far soffriggere in olio evo qualche spicchietto d'aglio sbucciato; quando saranno rosolati buttare le zucchine, aggiustare di sale e aggiungere i pinoli. Far saltare le verdure a fuoco vivace per qualche minuto, facendo rimanere le zucchine belle croccanti.
La mia nota personalissima, è quella di usare menta selvatica che ho personalmente colto in un campo e se caldo questo contorno è  buono, freddo di frigo il giorno dopo lo è di più!

lunedì 11 maggio 2015

Polpettine al sugo

Sempre dal mio personalissimo ricettario per affrontare la dieta, vengono queste deliziose polpettine al sugo. Sono fatte con carne di tacchino e sono assolutamente prive sia di pangrattato che di formaggio grattuggiato o uova, quindi molto leggere, ma grazie al sugo acquistano un sapore invitante e soprattutto gustoso!

Macinare la carne di tacchino, aggiungere sale qb e spezie se piacciono (io ho aggiunto paprika dolce ed erba cipollina) ed impastare energicamente per amalgamare bene gli ingredienti. La carne bianca di tacchino o anche di pollo ha una grande capacità collosa,  quindi non c'è bisogno di aggiungere nulla per riuscire a fare le polpette. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, procedere nel fare le polpette (io le faccio sempre di piccole dimensioni) e cuocerle per 20 minuti in forno ventilato a 250° senza aggiunta di olio o sale.
Nel frattempo, in una padella mettere a soffriggere la cipolla (bianca o rossa a seconda dei propri gusti) in un cucchiaio di olio evo per persona, aggiungere la passata di pomodoro e far restringere il sugo aggiustando di sale (poiché è una ricetta da dieta è bene non esagerare però) e aggiungere una spolverata di peperoncino.
Quando le polpettine saranno cotte, basterà tuffarle nella padella per qualche minuto, giusto il tempo di insaporirsi bene nel sugo.

martedì 5 maggio 2015

Melanzane ripiene di feta al forno

Tempo fa ho fatto una dieta, che chiaramente imponeva un certo tenore di alimentazione...ma siccome si può pur stando a dieta mangiar bene e di gusto e creare in cucina mi piace molto, mi sono inventata questa ricetta.

Ingredienti:
2 melanzane
2 cipolle rosse
1 confezione di formaggio feta
Sale
Olio evo

Prendere due melanzane gobbose,  abbastanza grosse, e dopo aver tolto il picciolo tagliarle a metà in sezione verticale. Ogni metà va scavata all'interno con uno scavino (io uso un semplice levatorsoli), facendo attenzione a lasciare circa un cm di polpa attaccata alle pareti in maniera più omogenea possibile. Intanto, in una padella antiaderente, far saltare due cipolle rosse tagliate grossolanamente in due cucchiai di olio evo, aggiungere la polpa delle melanzane anch'essa tagliata in maniera grossolana, aggiustare di sale e portare a cottura. Nel frattempo, i cestini di melanzane ottenuti vanno infornati per una pre-cottura con un pizzico di sale a 200° in forno statico. Quando le verdure in padella hanno raggiunto la cottura, spegnere il fuoco, aggiungere la feta tagliata a cubetti e mescolare per insaporire il tutto. I cestini vanno fatti cuocere in forno per almeno 15 minuti, dopo di che si possono riempire con la farcia ottenuta con il misto melanzane-cipolle-feta. A questo punto si possono ri-infornare sempre a 200° in forno statico per 15-20 minuti, sino ad ottenere una crosticina dorata sui cubetti di feta. Se si vuole, gli ultimi minuti di forno possono essere anche in funzione ventilato o grill.

A me questa ricetta piace molto...anche perché toglie alla feta quel sapere acidulo che da cruda ha e trovo si sposi molto bene con le melanzane! 

lunedì 6 aprile 2015

Polpettine al forno

A me le polpette piacciono al forno: diventano più croccanti e consistenti rispetto alla cottura in umido...in più le faccio piccoline poiché risultano molto più sviziose!
Per una teglia di polpette, uso circa 800 gr di macinato scelto di bovino, pangrattato e grana grattugiato qb, aggiusto di sale e di pepe. Il mio tocco personale è aggiungere all'impasto noce moscata e paprika dolce. Mischio l'impasto di carne sino a quando tutto si è ben amalgamato, poi procedo a comporre le polpette e come dicevo cerco di farle piccoline,  le dispongo su una teglia ricoperta con carta forno e le irroro con un filo di olio evo. Le inforno per circa 20 minuti in forno statico preriscaldato a 220°,  verso metà cottura le giro e gli ultimi minuti metto la funzione ventilata.

Le polpette già così sono buonissime e una tira l'altra...ma si possono servire anche con qualche salsa, per esempio con una al pomodoro e cipolla piccante!

Pappa al pomodoro con mozzarella

Recentemente ho scoperto i piaceri di questo piatto: è veloce, gustoso e ci vuole poco per farlo!
In una pentola bisogna mettere passata di pomodoro e fette di pane a cuocere insieme, per un litro di passata io ho usato mezza pagnotta grande di pane.
Se si vuole un sapore più deciso, prima si può far soffriggere un pò di cipolla bianca o dorata e uno spicchietto di aglio in olio evo.
Io lascio sobbollire il pane e il pomodoro per un pò,  aggiusto di sale e aggiungo anche una foglia o due di basilico fresco. Con un mixer a immersione,  frullo il tutto sino ad ottenere una pappa dalla densa consistenza (va anche un pò a gusto, nel senso che può essere tenuta più liquida semplicemente mettendo meno pane o allungando con un goccio d'acqua).
Servo in tavola con cubetti di mozzarella e un filo di olio evo.

sabato 28 marzo 2015

Strozzapreti dalla Romagna con furore!

Potevo dopo il ragù non fare gli strozzapreti? Sono una delle mie paste preferite ed hanno il pregio di essere molto "poveri", semplici, eppure strepitosi. A volte, se non spesso, la semplicità è infatti la miglior cosa.

Per l'impasto servono solo 3 cose: acqua, farina 00 e sale q.b.
Per due persone, io uso mezza tazza di acqua calda e circa 300 gr di farina. La tradizione vorrebbe: mettere a fontana la farina su una spianatoia, aggiungere l'acqua pian piano ecc...ma siccome poi mi tocca pulire mezza cucina, metto la farina dentro una ciotola, dove aggiungo un pò per volta l'acqua e qualche presa di sale fino. Consiglio di tenere da parte una piccola quantità di farina perché poi servirà nello stendere gli strozzapreti. Bisogna amalgamare l'impasto sino ad ottenere una bella palla dalla consistenza elastica e lasciarla riposare per qualche momento.
Poi stacco pizzichi di impasto e li passo fra le mani cercando di ottenere dei cilindretti, aiutandomi con un pò di farina se necessario. Il movimento da fare è proprio quello di sfregarli fra le mani velocemente.  Se ci si accorge che gli strozzapreti ottenuti sono troppo umidi, niente paura, basta metterci sopra un pò di farina per evitare che si attacchino fra loro.
Una volta finito di stendere gli strozzapreti,  si tuffano in un pentolone di acqua bollente salata, dopo un paio di minuti saliranno a galla ed eccoli cotti, pronti da scolare e condire con ragù e forma come se piovesse.

sabato 21 marzo 2015

Il mio ragù!

Ebbene sì, da vera 'zdora romagnola faccio il ragù.
Lo faccio soprattutto nei mesi fra l'autunno e la primavera, ne preparo in genere una buona quantità e poi lo metto in barattoli nel congelatore, così quando ne abbiamo voglia è pronto all'uso.
Per una pentola di ragù,  uso circa 850 gr di macinato scelto di bovino e 350 gr di preparato per salsiccia.
Nella pentola, faccio soffriggere in olio evo sedano, carote e cipolle tritate finemente, aggiungo la salsiccia che faccio cuocere per un paio di minuti e poi il macinato di bovino. Faccio cuocere la carne a fuoco vivo, mescolando abbastanza spesso, per permettere che la cottura sia uniforme e non si bruci nel fondo. Quando noto che la carne non è più rosa e quindi particolarmente cruda, aggiungo un litro di passata di pomodoro (io uso quella senza odori e addirittura sciacquo con acqua la bottiglia della passata aggiungendo tutto il possibile nella pentola) e aggiusto di sale. Faccio cuocere a questo punto il ragù per un paio d'ore a fuoco lento e coperto da una pentola, fino a quando si restringe a sufficienza.
A questo punto, la morte sua sarebbe un bel piatto di tagliatelle...o strozzapreti...o cappelletti....insomma avete capito, no? Buon appetito!

domenica 15 marzo 2015

Carciofi ripieni

Per fare i carciofi ripieni,  io uso le mamme (o mammole). Sono carciofi grossi, il che permette di farcirli facilmente.
Tolgo un paio di foglie sulla base e taglio il gambo, in modo tale che stiano in piedi e abbiano una base stabile. Li lavo sotto l'acqua corrente,  allargando il più possibile le foglie, cercando soprattutto di creare uno spazio vuoto al centro.
Il ripieno io lo faccio con ricotta vaccina, grana grattuggiato e prosciutto cotto sminuzzato, infine aggiusto di sale e di pepe.
Farcisco i carciofi iniziando dal centro, dove metto la maggior parte del ripieno,  ma faccio attenzione a metterne un pò fra le tutte le foglie dei vari strati.
Di seguito procedo con la cottura, che in realtà è divisa in due fasi. Per circa una mezz'ora bollo i carciofi in pentola (chiusa con coperchio), a bagno per metà nel brodo vegetale. Bisogna fare attenzione che i carciofi stiano sempre in piedi, altrimenti la farcitura andrebbe disciolta nell'acqua di cottura. Poi adagio i carciofi (sempre tenuti in piedi) in una teglia, li spolvero con del grana grattugiato e li gratino in forno a 200°, per circa 15-20 minuti, sino ad ottenere una bella crosticina dorata. So che la cottura in due passaggi può far desistere dal provare questa ricetta...ma in questo modo si ha un cuore morbido al centro del carciofo contornato da una crosta croccante!

lunedì 2 marzo 2015

"Frittelle" di ceci con porri stufati

Questo non è il tipico secondo piatto tradizionale,  ma in cucina mi piace sperimentare, anzi amo farlo e ai fornelli non accetto regole. E a volte, quando in dispensa si hanno poche cose, la fantasia dà una buona mano e l'arte di arrangiarsi fa il resto.

Per preparare le frittelle di ceci, io utilizzo i ceci già precotti, quelli inscatolati (come sempre minimo sforzo e massimo risultato). Per 2/3 persone basta un barattolo di ceci che metto nel frullatore insieme a un goccio di olio evo, un uovo e del rosmarino. Mi raccomando che sia frullatore normale e non mixer a immersione perché si ottengono consistenze diverse. Una volta frullati i ceci, bisogna aggiungere pan grattato e grana grattuggiato quanto basta, aggiustare di sale e mescolare sino ad ottenere un impasto denso e omogeneo.  A questo punto, si possono formare le frittelle (consiglio di fare dischetti alti mezzo centimetro e non più larghi della dimensione di un pugno), dovrebbero venire circa 7/8.
A questo punto si possono mettere a cuocere in padella, qualche minuto per lato, giusto il tempo di fargli fare una crosticina dorata.

In accompagnamento, questa volta ho stufato del porro tagliato a rondelle sottili in padella,  con un pizzico di sale, un goccio di olio evo ed acqua quanto basta per arrivare a cottura dolcemente.

sabato 28 febbraio 2015

Bigoli con salsiccia e curcuma

A casa mia ormai la curcuma va per la maggiore fra le spezie, provando vari abbinamenti.
Questa ricetta è molto facile e veloce, ma allo stesso tempo sfiziosa e particolare!

In una padella antiaderente,  far soffriggere un trito leggero di cipolla bianca e aggiungerci della salsiccia di suino tritata. Mentre la carne cuoce a fuoco lento, far bollire i bigoli e portarli a cottura, facendoli però rimanere al dente. Consiglio poi di scolarli direttamente nella padella dove sta rosolando la salsiccia, aggiungerci la curcuma (quantità a piacere) e mantecare piano e dolcemente la pasta con l'aggiunta di acqua di cottura.
Una volta finito, una spolverata di grana non guasta!

domenica 15 febbraio 2015

Gnocchetti verdi di ricotta e spinaci

In giro se ne vedono diverse versioni e diverse forme, io ho preso un pò qui e un pò là suggerimenti da varie ricette e ho creato quella che è la "mia" versione degli gnocchetti di ricotta e spinaci.



Ingredienti (per due persone):
- biete (io uso quelle surgelate a cubetti, in media 3 cubetti a persona) 6 cubetti
- salvia essiccata
- salvia in foglie fresca
- 1 uovo 
- pangrattato q.b.
- parmiggiano grattuggiato 70/80 g circa (ma se li si vuole più saporiti si può pure abbondare un pò)
- farina q.b
- sale, pepe q.b
- noce noscata una spolverata
- burro
- olio
- ricotta vaccina 250 g

Procedimento:
Mettere la bieta a cuocere in una padella con un pizzico di sale, un goccio di olio evo e una manciata generosa di salvia essiccata.
Intanto in una ciotola mescolare la ricotta, il parmiggiano grattuggiato, un pizzico di sale e di pepe, una spolverata di noce moscata e un uovo.
Quando la bieta sarà cotta, bisogna strizzarla ben bene dall'acqua in eccesso e quest'ultima - non si butta via niente -  viene versatta in una pentola dove poi con aggiunta di brodovegetale verranno messi a bollire gli gnocchetti verdi.
Tritare bene a coltello le biete (NON mettetele nel mixer e NON frullatele perchè se no viene una schifezza) e aggiungerli al composto creato con la ricotta, mescolare e amalgamare il tutto; aggiungere tanto pangrattato quanto basta affinchè il composto risulti abbastanza denso (attenzione però, perchè non deve nemmeno essere un mattone).
Fare delle palline o degli gnocchetti di forma allungata e passarli nella farina. 
Quando il brodo "verde" sarà arrivato a ebollizione, buttare gli gnocchetti un pò per volta, NON mescolare e lasciare che vengano a galla naturalmente. Quando saranno saliti a galla, consiglio di lasciare bollire ancora un paio di minuti e di usare una schiumarola per scolarli. 
Adagiare gli gnocchetti in una teglia imburrata e aggiungervi un mestolo scarso del brodo avanzato, facendo attenzione al fatto che ne siano un pò tutti toccati sul fondo. Fare sciogliere in un pentolino un pò di burro, quanto se ne desidera secondo i propri gusti per condire gli gnocchetti, con qualche foglia di salvia fresca, Quando il burro sarà sciolto, versarlo nella teglia sopra gli gnocchetti e, se proprio si vuole, aggiungere sopra ancora qualche fioccetto di burro. Spolverare generosamente di grana grattuggiato e infornate in forno preriscaldato a 250° gradi per circa una decina di minuti, in modo tale che si formi una lieve e dorata gratinatura.

PS: il passaggio in forno non è obbligatorio, anzi sono buonissimi anche senza la gratinatura, ma diciamo che gli dà un tocco particolare in più per la consistenza!

Buon appetito!

giovedì 12 febbraio 2015

Cous cous con lenticchie

Ormai è un classico per molti prepararsi il pranzo da portare al lavoro il giorno dopo: generalmente è qualcosa che si possa mangiare in fretta, senza troppo impegno...un "easy food" insomma. Ed è un must mettere il pranzo in una ciotola dell'Ikea,  chiaramente.
Questa ricetta quindi questa sera è nata così...perché domani devo portarmi il pranzo al lavoro. Ma è venuta così buona (ed io sbaglio sistematicamente le quantità di cous cous da cuocere e ne faccio sempre una marea in più) che anche il mio amore domani se lo mangerà...e ne avanzerà pure.

Bisogna far rinvenire il cous cous, io di solito prendo il pentolino più piccolo che ho e faccio bollire un poco di acqua (più o meno, per due persone dovrebbe essere sufficiente un bicchiere d'acqua).  A fuoco spento, versare il cous cous nell'acqua bollente (deve rimanere sotto il livello dell'acqua), aggiustare di sale, aggiungere un generoso filo d'olio evo e chiudere con un coperchio. Mentre il cous cous rinviene, si può preparare il condimento che in questa ricetta è molto facile: prendere una cipolla rossa e tagliarla grossolanamente, farla soffriggere in padella con olio evo, un pizzico di sale e aggiungere le lenticchie (io uso quelle in scatola già cotte,  gli do solo una sciacquata sotto l'acqua corrente). Dopo aver lasciato che le lenticchie si insaporiscano per qualche minuto, si possono aggiungere al cous cous che nel frattempo si è cotto. Una bella energica mescolata (aggiungendo un po' d'olio se serve per sgranare meglio il cous cous)...e la ricetta è bella e che finita.

Per chi ama le spezie, ho pensato che potrebbe starci bene aggiungere della curcuma: io la metterei nell'acqua dove si fa cuocere il cous cous, in modo tale che questo si colori del bel giallo che dona la spezia.

martedì 10 febbraio 2015

Crostini salsicciosi

Questa ricetta non è di mia invenzione e anzi in giro fra macellai e supermercati se ne vedono varie versioni...ma come sempre, le cose fatte in casa con le proprie mani sono sempre le migliori, per cui ecco i "miei" crostini ripieni di salsiccia! Devo per fare anche un tributo speciale al mio fidanzato perché lui per primo ha avuto l'idea di cimentarci in questo manicaretto, che come si dice in Romagna...è una loveria.

Prendere un filone di pane, di una larghezza abbastanza ristretta (tipo baguette per internderci) e tagliarlo a fette di circa un centimetro e mezzo, massimo due. Togliere la mollica al centro delle fettine di pane e riempire con l'impasto della salsiccia. Mettere i crostini in forno ventilato a 200° finché non saranno belli grigliati, in media ci vuole una mezz'oretta e consiglio comunque di girarli a metà cottura.

I miei consigli:
1. Il pane deve essere vecchio almeno di un paio di giorni,  col pane fresco non vengono belli croccanti perché il grasso della carne va ad ammorbidire la mollica del pane che essendo fresco è già morbida.
2. Per la carne di salsiccia, sopra ho detto impasto perché in commercio esistono già confezioni di carne pronte all'uso, come un macinato di salsiccia, per cui io non starei a sprecare salsicce già insaccate.

domenica 1 febbraio 2015

Patate flash.

Voglia di patate al forno? Stanno bene con tante cose e poi, ammettiamolo, danno soddisfazione. Solo che per farle al forno ci vuol del tempo...bisogna accendere il forno, aspettare che si scaldi, pelare le patate, tagliarle a pezzetti e insaporirle...e non sempre c'è la voglia e il tempo per farle, soprattutto se in contemporanea si stanno cucinando altre cose.
Ecco la soluzione: prendere le patate e sciacquarle velocemente sotto l'acqua fredda, avvolgere ogni patata con della pellicola adatta al forno microonde, mettere le patate nel forno microonde per circa 5 minuti (se le patate sono molto grandi e dopo questo tempo non si sono ancora cotte, basta farle cuocere ancora un minuto o due). Togliere le patate dalla pellicola e sbucciarle, meglio però attendere qualche secondo se non ci si vuole ustionare le dita. La buccia verrà via molto facilmente e senza portar via la polpa. A questo punto si hanno delle patate lessate, per cui per dargli l'aspetto e il sapore sfizioso dell'essere grigliate,  bisogna tagliare a pezzoni le patate e passarle velocemente in una padella antiaderente a fuoco vivo con olio extravergine d'oliva, sale o salamoia e qualche rametto di rosmarino. Per chi ama i sapori più decisi, consiglio qualche spicchietto d'aglio e una base di soffritto di cipolla dorata oppure paprika dolce.
Et voilà,  bon appetit!

domenica 4 gennaio 2015

La prima volta...fu con le crepes.

Ricordo molto bene la prima ricetta che ho sperimentato. Frequentavo le scuole superiori ed un bel momento decisi che dovevo imparare a fare le crepes. Non cercai né seguii nessuna ricetta in particolare (e tuttora non lo faccio), sapevo semplicemente quali ingredienti dovevo metterci dentro, ma non conoscevo le quantità n'è il procedimento preciso da seguire.
Mi sedevo in cucina a casa di mia madre, stendevo sul tavolo una serie di tazzine da caffè contenenti piccole quantità degli ingredienti che dovevo utilizzare e procedevo adagio, cucchiaino per cucchiaino, a comporre l'impasto delle crepes, aggiungendo un pizzico di farina, qualche goccia di latte o di uovo. Negli anni chiaramente la mia ricetta si è evoluta e perfezionata e questa che descriverò di seguito è il risultato a cui sono giunta.

Ingredienti:
- uova (io uso le medio-grandi)
- latte (io uso quello parzialmente scremato)
- farina (io uso quella 00)
- burro o margarina

Per crepes salate aggiungere sale q.b., per quelle dolci lo zucchero.

Ah una precisazione, non ci saranno dosi nelle mie ricette, o per lo meno non precise. Io cucino tutto "ad occhio", ma cercherò di essere il più chiara possibile. Diciamo che per due persone, è sufficiente un uovo (con l'impasto di un uovo solo vengono fuori circa 6-7 crepes di media grandezza).

Procedimento:
Rompere le uova in una ciotola capiente, aggiungere adagio latte e farina e iniziare a mescolare con una frusta a mano. Si deve ottenere un impasto abbastanza liquido e soprattutto omogeneo, perciò bisogna fare attenzione a non mettere troppa farina, ma se così dovesse essere si può aggiustare la situazione con un goccio di latte. Sciogliere a parte una generosa noce di burro (se si usa margarina consiglio di abbondare leggermente di più) e aggiungerla all'impasto. Si deve sempre mescolare il composto con sufficiente energia da rompere tutti gli eventuali grumi che la farina può produrre. A seconda se si stanno facendo crepes salate o dolci,  aggiungere una presa di sale o di zucchero. L'impasto che si deve ottenere deve essere lucido, liquido ed omogeneo, senza grumi. La prova che faccio sempre per vedere se va bene è quella di sollevare la frusta e se da essa cola un filo continuo con facilità, allora si dovrebbe aver raggiunto la giusta densità desiderata del composto.
Procedere ora a scaldare sul fuoco la piastra, io uso una semplicissima padella antiaderente di media grandezza. Quando è calda, bisogna versarci circa mezzo mestolo scarso di impasto e con giri circolari della padella farlo stendere bene per tutta la superficie della sua base. Consiglio di tenere il fuoco non alla massima potenza, piuttosto meglio medio-alto: si impiega forse un minuto in più nel cuocere la crepes, ma si controlla meglio il livello di cottura. Una volta cotta sotto, la crepes si staccherà da sola dalla padella e sarà ora di girarla, semplicemente utilizzando una spatola.

Questa è la ricetta base delle mie crepes, pronte poi per essere farcite con affettati e formaggi oppure con creme dolci o Nutella. In alcune occasioni ho sperimentato anche impasti colorati, ma credo che sia meglio raccontarlo un'altra volta.
Buon appetito!

venerdì 2 gennaio 2015

Parrebbe...l'inizio.

Come molti anni fa, quando da ragazzina presi a scrivere pensieri e versi in forma libera su un blog da studentessa (come molti altri della mia generazione, diciamolo), salvo poi cancellare tutto e chiudere quella parentesi... ora, dopo molti anni mi ci ritrovo nuovamente.
Io, che sono social addicted come la pantofola di mia nonna, ritorno a riversare inchiostro nel mondo del web. Ma inchiostro goloso, si badi bene.
Inizio questo nuovo anno con la voglia di scrivere. E di leggere. Ma soprattutto di scrivere di ciò che negli ultimi anni ha raccolto la mia creatività, a volte forse un po' imbrigliata, forse solo in cerca di sperimentare nuove vie: due fuochi, una padella, un mestolo...e chi più ne ha più ne metta. In poche parole: cucinare. Non prometto di essere sempre fedele al tema, ma per lo meno sarà hand&home made. 
E così è,  se vi pare.